Carissime Amiche e Carissimi Amici,
Vi scrivo come Responsabile della Curanderia.
Fatico a trovare le parole per esprimere gli auguri in questo anno così particolare.
L'ultimo incontro tra noi è stato il 12 dicembre 2019 per scambiarci gli auguri ed ora, a un anno di distanza, è sconcertante quanto lo scenario intorno a noi sia cambiato.
Avrei voluto inviare un messaggio di ripresa delle nostre interessanti attività in primavera, ma non è stato possibile. Poi ho aspettato l'autunno dopo la pausa estiva e infine avrei desiderato tanto aprire il 2021 con un bel calendario d'iniziative secondo il nostro stile.
In questo lunghissimo e faticoso 2020 non ho perso fiducia e voglia di fare ma sono stata, come immagino molti di Voi, come "sospesa" in una bolla e mi sono sentita come in un film che racconta un futuro distopico.
Ho avuto, e continuo ad avere, quasi il "fiato sospeso" aspettando di poter tornare a "respirare".
Il mio pensiero è andato, e va spesso, alle persone che hanno sofferto e che stanno soffrendo a causa della malattia e della situazione in generale. In questo contesto, il fatto di non poter riprendere le attività dell'associazione, mi è parsa ben poca cosa.
Ma in realtà mi manca...mi manca terribilmente non potervi abbracciare, non poterci guardare in faccia senza la copertura del nostro sorriso, non poter riavviare quella bella fucina d'idee che è stata la Curanderia.
D'altra parte, le limitazioni della situazione hanno aperto altre possibilità di crescita e mi hanno portato ad approfondire e perfezionare studi e conoscenze in campo psicologico che avevo lasciato in sospeso.
"Fare di necessità virtù" diceva sempre mia nonna!
Con questa bella proposta, concludo augurando a Tutte e Tutti Buon Natale e Buon Anno, sperando con tutto il cuore che questo Natale e il 2021 rappresentino, come non mai, un futuro di rinascita, di vita e di bellezza.